Londra, la Top10 dei sogni ad occhi aperti

London is always a good idea. Londra non stufa mai, Londra non cala mai il sipario, Londra segue sempre i nuovi trend, ma non abbandonerà mai il fascino British del suo nobile spirito. Non ho voluto scrivere un lungo post riguardo ciò che ho visitato a Londra, ma per questa volta ho prediletto un formato più iconico, breve e d’impatto. Vi propongo 10 foto e scorci accompagnate da immagini mentali, sensazioni vissute in quel momento in quel posto.

 

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TOWER BRIDGE: Una mastodontica cornice che inquadra un cielo nuvoloso a coprire le acque irrequiete di un Tamigi sempre all’erta. Due colonne portanti dell’ombelico multiculturale del mondo. Un ponte che unisce e veglia i fedelissimi di Queen Elizabeth.

 

GOLDEN JUBILEE BRIDGES: Un dualismo di colori, un contrasto tra tradizionale e simbolico e innovativo e scenografico. Col vento che gela il naso e le guance, uno sguardo sul Tamigi che incendia ogni sentimento più contrastante che porti dentro.

 

ST JAMES’S PARK: Specchi d’acqua, specchi di immagini, specchi di volatili che si crogiolano al sole, specchi di prati color smeraldo. Uno scoiattolo e una torre in lontananza.

 

BIG BEN: Tempo che fugge come la mancata voglia di crescere, come Wendy e Peter Pan. Enorme torre squadrata, gemme dorate lassù, senza pretesa di raggiungere sua Altezza Britannica.

 

WESTDOWN ROAD, LEYTON: Una via di casette dallo stile personale, ma dagli elementi urbani ricorrenti: muretti e cancellini simbolici, porte chiare, grandi finestre, tendine sporche, enormi cesti della spazzatura, un leggero odore di vita e la pace del silenzio.

 

LONDON EYE: Pittoresco sfondo che pare carta da parati di una cameretta per bambini, raggi di una bicicletta che ruota lenta sulla metropoli brulicante. Un’attesa lunga, umida, ma ripagata dal colore naturale di una nuvola teneramente minacciosa.

 

VISTA DA LASSU’: Enormi tubi rossi, viola, quasi blu. Brevi momenti di vertigine colorata, mischiati a rumorosi passi dei turisti che scattano qui e là come se la città stesse sfuggendo loro di mano. Ferma, mi godo l’oscurità.

 

COVENT GARDEN: Un arco, un grande arco. Un lusso delle botteghe a circondare lievemente una retta di banchetti di ebano, dove artigiani mostrano orgogliosi il loro piccolo mondo. Un arco di chiare luci nel rumore soffuso di artisti di strada e turisti seduti a tavola.

 

PORTOBELLO ROAD: Case pastello di fianco a me, vorrei un ombrello sopra di me. Antiquari di livello mi guardano con zelo, mentre non faccio altro che cercare la libreria più celebre di Notting Hill, ma ricordati di non perderti tutto il resto!

 

CAMDEN TOWN: Un brulicare di odori ammiccanti e curiosi, come ammiccanti e curiosi erano i prodotti artigianali, talvolta surreali dei banchetti nascosti nei cunicoli del dock londinese.

 

P.s. Ricordo che tutte le foto sono scattate con un cellulare e senza pretese di creare scatti professionali, nè meravigliose immagini da copertina. Tutte rappresentano un momento per me fondamentale, un momento chiave per esprimere tutto ciò che mi passava per la mente in quel momento! 

 

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