Tutto il verde di Dublino

Ph: Luca Giacomini

Verde! Tutto verde a Dublino: i prati sono verdi, i souvenir sono verdi, il trifoglio e il folletto irlandese sono verdi.. tutto, tranne i semafori! Quelli sembrano essere perennemente rossi.

Come avrete potuto intuire questo weekend abbiamo fatto un breve ma intenso viaggetto a Dublino e dintorni. Partiti dopo il lavoro venerdì sera, con lo zaino in spalla, siamo stati catapultati in un paio d’ore nella capitale irlandese: la capitale della Guinness, la capitale del rugby, la capitale dei pub più Joyce-niani della storia.

Si dice che Dublino conti un pub per ogni cento abitanti, e tenendo conto che ci vivono più di 500.000 persone allora contarli tutti diventa lunga! Ma tra tutti questi è l’immenso pub più vecchio d’Irlanda, The Brazen Head, ad aver fatto la storia. Anche noi, nella nostra zona del lodigiano ne abbiamo uno che porta lo stesso nome in onore di quello celeberrimo a Dublino. Dal 1198 questo posto nei pressi della fabbrica Guinness regala momenti di storia, Joyce ne andava matto (e noi con lui!).

Ph: Luca Giacomini
Ph: Luca Giacomini

Ma oltre ai pub c’è di più.. Dublino è forse una delle città europee con il maggior numero di parchi verdi e ben curati: dal Merrion Square con la statua di Oscar Wilde spaparanzato su una roccia, al celebre St. Stephen’s Green, dove prato perfettamente tagliato si alterna a viottoli di ghiaia e cupole per gli innamorati.

E tra pub e prati, cosa abbiamo visto di questa città insomma? Abbiamo vagato per le strade accorgendoci che non c’è un vero e proprio cuore intorno al quale si sviluppa la città, e proprio questo aspetto conferisce a Dublino quella sua nota di “ordinato disordine”. Il disordine lo noto nelle architetture, che paiono non avere un diretto filo logico (parlo da ignorante in materia ovviamente), ma parlo allo stesso tempo di ordine: un susseguirsi logico di pub, chiese medievali, statue di personaggi tipici della storia irlandese, negozi di souvenir con ogni sorta di cianfrusaglia che tu possa immaginare, e coloratissime porte d’ingresso delle case in stile georgiano. Per citare solo alcuni di questo posti, posso raccomandarvi di visitare l’imponente St. Patrick’s Cathedral, la più famosa, e St. Adoen’s Church, la più antica delle chiese medievali. Per quanto riguarda le statue, starà a voi scoprire dove si trovano: Molly Malone la mercante prosperosa; la famiglia in fuga dalla carestia e la regale figura dello scrittore James Joyce (oltre al “dandissimo” Osca Wilde che ho citato prima).

Passando al lato più ludico della città, direi che Grafton Street, O’Connell Street e il quartiere di Temple Bar, sono effettivamente l’emblema della città: ristoranti di ogni sorta, negozi commerciali e botteghe più tradizionali, artisti di strada e qualche paffuto irlandese con la birra in mano, ma soprattutto.. tanti tanti pub che strabordano di giovani con l’ennesima pinta di Guinness tra le mani e con gli occhi incollati agli schermi per tifare la propria squadra del cuore, ovviamente avvolti nelle rispettive maglie, sciarpe e bandiere.

Vi starete magari chiedendo a questo punto dove stia la parte “green” in questo viaggio! Beh, ammetto che ho preferito dedicare un post alla città stessa e l’atmosfera che vi si respira per dedicare successivamente due o tre post più dettagliati sulla mia esperienza “organic, green, wholesale” della Dublino ecosostenibile.

Tanto abbiamo visto e tanto c’è ancora da raccontare! Ci vediamo alla prossima edizione di “Tutto il Verde di Dublino”!

E voi? Cosa vi ha colpito di più a Dublino?

 

Foto: Luca Giacomini

Ph: Luca Giacomini
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Ph: Luca Giacomini
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